Contrattazione territoriale
Rendere la retribuzione diversa nelle varie aree del Paese
non significa introdurre diversità di trattamento tra i lavoratori
ma garantire ai lavoratori del Nord maggior potere di acquisto della
busta paga.
Il Nord è penalizzato da maggiori costi ( affitti, generi alimentari,
riscaldamento....) e guadagna, grazie ai Contratti Collettivi Nazionali,
come il Sud.
Introdurre una contrattazione regionale con diversificazione delle
retribuzioni in base al reale costo della vita significa ristabilire
l'equilibrio retributivo.
Contratti collettivi di lavoro a livello regionale
non significa trattare i lavoratori in maniera diversa, ma avvicinare
le realtà produttive alla contrattazione e quindi rendere ottimali
le soluzioni contrattuali consentendo una miglior applicabilità
del con-tratto a cui conseguono maggiore produttività e migliori
condizioni di lavoro.
Regionalizzazione della Previdenza e dell'Assistenza
Regionalizzare l'INPS non significa affamare i pensionati
del Sud ma garantire ai lavoratori del Nord che i loro contributi
non finiranno in milioni di false pensioni di invalidità ma
serviranno per garantire una pensione dignitosa proporzionata all'entità
dei versamenti effettuati.
Trattenere i contributi sanitari nelle regioni di appartenenza non
significa far morire il Sud ma assicurare che il Nord sopravviva e
che nel Sud vengano valorizzati gli impianti esistenti per dare anche
al Meridione una adeguata assistenza sanitaria degna di un Paese civile.
Defiscalizzare il lavoro straordinario non significa
evadere le tasse ma guadagnare di più senza gravare maggiormente
sul datore di lavoro e quindi contenendo il costo del lavoro; significa
consentire al datore di lavoro di effettuare molte lavorazioni in
proprio contenendo l'impiego dei terzisti e quindi salvaguardare la
professionalità e la stabilità dei lavoratori.
Rendere flessibile il mercato del lavoro non significa poter licenziare
ma affiancare alla mano d'opera fissa altra mano d'opera di carattere
non continuativo che altrimenti non troverebbe lavoro e significa
adeguare senza alcun costo le potenzialità aziendali alle richieste
di mercato, consentendo un miglior utilizzo degli impianti, una diminuzione
del costo del lavoro e significa combattere la disoccupazione.
Rivalutare l'istituto dell'apprendistato anche attraverso
una legislazione che consenta l'assunzione dei giovani a condizioni
di favore, indipendentemente dai contratti di formazione lavoro, non
significa sfruttare la mano d'opera giovanile ma avviare dei giovani
al lavoro presso piccole e medie imprese e ditte artigiane ove possano
crearsi una vera e propria esperienza professionale, consentendo loro
un domani di aprire attività in proprio e salvaguardando il
patrimonio di arti e mestieri della nostra terra.
Riservare i concorsi pubblici ai residenti non significa
essere razzisti ma garantire che i posti occupati attraverso i concorsi
effettuati al Nord restino coperti e non vengano fatti oggetto di
richieste di trasferimento non appena le Leggi lo consentano, per
tornare al paese d'origine, lasciando di nuovo vacanti i posti e costringendo
a sempre nuovi concorsi che non consentono una corretta erogazione
dei servizi e spostano disoccupazione da una parte all'altra del paese.
Assegnare le case popolari ai residenti non significa
mancare di solidarietà nei confronti di chi è più
sfortunato, ma consentire a chi ha versato i contributi e pa-gato
le tasse di usufruire dei benefici per i quali ha lavorato e pagato.
In mancanza di alloggi popolari per tutti è giusto assegnare
i pochi che ci sono agli anziani ed ai lavoratori che hanno contribuito
alla loro costruzione e non a chi non ha mai versato una lira e si
avvantaggia del lavoro degli altri.
Il potere politico è troppo distante dalla gente e non si cura
tanto di risolvere i problemi della cittadinanza quanto di garantirsi
la sopravvivenza.
Il Sindacato appartiene alla gente e la crescita di un Sindacato Padano
è garanzia di libertà per il popolo del Nord.
SIN.PA.
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